Uscito “Self-Celebration”: nuovo singolo dell’artista Drapiese Katia Pugliese

Uscito “Self-Celebration”: nuovo singolo dell’artista Drapiese Katia Pugliese

Il brano è stato pubblicato il 17 marzo scorso su tutte le piattaforme digitali ed è stato presentato presso la sede di LaboArt

La giovanissima artista drapiese Katia Pugliese porta avanti il suo percorso musicale con un nuovo e speciale brano. Infatti, dopo l’uscita ufficiale dei primi due singoli “Il Migliore” (07 gennaio 2022) e “Orizzontalmente” (16 settembre 2022), è stato pubblicato il terzo brano dal titolo “Self-Celebration”, presente dal 17 marzo scorso su tutte le piattaforme digitali. Cresciuta presso la comunità di Caria di Drapia, Katia ha espresso fin da giovanissima un’autentica passione per la musica, nonché un naturale talento come cantautrice. Abbiamo avuto il piacere di tornare ad intervistarla nell’ambito dell’uscita di “Self-Celebration”. Questo nuovissimo singolo, tra l’altro, è stato anche presentato dal vivo presso la sede dell’associazione “LaboArt”, nel pomeriggio del 18 marzo a Santa Domenica di Ricadi (VV). Pubblichiamo qui in basso l’intervista integrale. 

Il 17 marzo è uscito il tuo nuovissimo singolo dal titolo “Self-Celebration”. Come è nato questo brano e quali messaggi sociali sono racchiusi in esso?

Self-Celebration è nata tanti anni fa, forse tra il 2016 e il 2017, come testo; come pensiero durante un viaggio in treno. Non ricordo dove andavo, ma le ansie della vita di quel periodo, mi rendevano il cuore pesante. Durante il viaggio il treno si era fermato in mezzo al nulla e, da un lato del finestrino, mi soffermai sul ramo di un albero verdissimo che era appesantito dalla neve e che era anche pronto a spezzarsi. Dall’altro lato del finestrino, invece, la foschia che saliva dal mare risucchiava il cielo, perdendone i confini. Durante la canzone paragono il cielo risucchiato e quel ramo, che era in attesa di cadere, al mio stato d’animo, al sentirmi circondata da comportamenti ingiusti, spesso dettati dalle paure stesse di ognuno, che si riflettono nei rapporti umani inconsapevolmente. Più che un messaggio sociale, Self-Celebration vuole essere una riflessione sul fatto che siamo il prodotto dei nostri timori: l’agire in maniera incerta con qualcuno può essere dettato dalla paura di fare, di dire o anche di non dire, seguendo determinati schemi.

Lo scorso 18 marzo hai presentato il singolo e hai eseguito altri brani del tuo repertorio presso il LaboArt Cafè di Santa Domenica di Ricadi. Come hai vissuto questa serata e quali emozioni hai provato nell’incontrare nuovamente i ragazzi di LaboArt?

La presentazione del brano a LaboArt è stata sicuramente una grande emozione. Come sempre mi sono sentita a casa, libera e tranquilla di potermi aprire con gli altri nella maniera più pura che conosco: con la musica e, soprattutto, attraverso la mia musica. Mi è piaciuto sperimentare, facendo ascoltare dei pezzi già editi e anche alcuni brani che sono ancora in cantiere, per avere un riscontro anche da parte delle persone che mi conosco e che non mi conoscono. È stato tutto molto bello, semplice e spontaneo.

Il singolo “Self-Celebration” dove è stato registrato e chi ha preso parte agli arrangiamenti?

Il singolo è stato registrato presso Pleiadi Studio, in provincia di Firenze e precisamente nel Comune di Bagno a Ripoli. É l’ultimo delle tre produzioni alle quali hanno lavorato Luca Floridi, Federico Mancosu, Mennie e Aleksandr del Malandrino. Abbiamo passato belle giornate nel piccolo studio in riva all’Arno e in mezzo al verde. I tre singoli rappresentano il mio primo approccio al mondo della produzione musicale. Era la primavera del 2020 e non ero mai entrata in studio per registrare prima di allora. Oggi so un po’ di più cosa voglio dalla mia musica.

Attualmente quali progetti musicali hai in cantiere e quali stai portando avanti?

Al momento ci sono diversi brani in cantiere, di genere e musicalità diverse. Mi sto prendendo il tempo di lavorarci con un certo focus, ma anche per raddrizzare il tiro e seguire una strada ben precisa, quella della semplicità delle parole spontanee e dei suoni puliti. Non sò quando usciranno i prossimi lavori, non voglio darmi delle scadenze. Spero che arriveranno dritti al cuore delle persone, così come sono nate dal mio.

Paquale Scordamaglia

Paquale Scordamaglia

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