Coronavirus: sindaco Tropea, ‘darsi una mossa per ripartire senza indugio’

“Noto con piacere che molti amministratori, Presidenti di Regione in testa, iniziano a spingere, con convinzione, sul pedale della ripartenza. L’idea che non solo di coronavirus, in maniera diretta, si possa morire, comincia a fare breccia in una sempre più vasta platea di attori di questa crisi e ad impensierire anche i più accaniti sostenitori della chiusura totale dell’Italia in nome del dogma “la salute prima di tutto”…”.
Lo dichiara Giovanni Macrì, sindaco della Città di Tropea.
“Effettivamente – aggiunge – inizia ad avere sempre maggiore credito l’ovvia (evidentemente non per tutti) e corretta considerazione che quello di salute è un concetto molto complesso dipendendo, oltre che dal fattore sanitario in senso stretto, anche da quello economico – perché si soffre anche di fame e di stenti – e da quello sociale – per l’altrettanta scontata considerazione che si patisce anche per gli squilibri comunitari e per la conseguente violenza che scaturisce facilmente dalla privazione dei beni primari.
Violenza, esatto, una violenza difficilmente gestibile, provocata indirettamente dal maledetto Covid-19, che attenta alle fondamenta della società, con il rischio, tutt’altro che remoto, di una compromissione delle regole più elementari della convivenza civile”.
(Adnkronos)