Raccolta in tilt: ancora più importante la differenziata
Le casse sono vuote e così si fa sempre più concreto il rischio di uno stop per il sistema della raccolta dei rifiuti in Calabria, proprio alle porte della stagione estiva. Tale situazione è stata prospettata dall’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pugliano, che ha presentato la nuova tariffa sul servizio di raccolta che dovrà essere applicata ai comuni calabresi. Dai 91 euro attuali si passerà infatti a 148 per tonnellata di rifiuti. Pugliano ha anche annunciato la messa in mora, per il 2014, di tutte quelle amministrazioni comunali che risultano debitrici e che perciò, in mancanza di soluzioni di pagamento, dovranno subire la nomina di un commissario ad acta.
Intanto si levano alte le proteste della Cisl. Paolo Tramonti e Sergio Pititto, esponenti del sindacato, a proposito delle ultime notizie relative ad un aumento esponenziale e sconsiderato delle tariffe, affermano che «Pur considerando le responsabilità presenti ai vari livelli istituzionali sarebbe veramente ingiusto e paradossale che alla fine a pagarne il prezzo più alto siano, ancora una volta, i cittadini calabresi».
Di fronte all’ennesima emergenza, quindi, la cosa più intelligente da fare non sarà certo quella di pensare che fare la differenziata sia inutile e che siccome il sistema è al collasso non se ne possa uscire. Fare la differenziata, invece, anche di fronte a una raccolta dell’umido non puntuale, può ridurre proprio la quantità di sacchetti di umido lasciati fuori dalla porta di casa e per le strade, rendendo l’ambiente più sano. È importante, quindi, anche a costo di un piccolo sacrificio e sopportando l’ingombro di qualche sacchetto in più di vetro, carta e plastica (che non emanano cattivi odori e non producono percolato), fare il proprio dovere di cittadini e attendere che l’amministrazione venga a capo della situazione.