Poco preavviso per la convocazione del Consiglio Comunale: a Zambrone, opposizione contesta la maggioranza

Epifanio, Cotroneo e Conca scrivono al Sindaco e Prefetto: «Come se ci venisse impedito di adempiere al nostro mandato»
«Ieri ci è stata notificata, a mezzo pec, la convocazione del consiglio comunale in seduta straordinaria ed urgente per la data odierna e la possibilità di prendere visione degli atti relativi, dalle 10 alle 12 di mattina.
All’ordine del giorno “Approvazione aggiornamento del piano di emergenza comunale di protezione civile”».
A parlare, in una nota, sono i consiglieri di opposizione del gruppo Rinascita per Zambrone: Mariella Epifanio, Fabio Cotroneo e Amelia Conca.
Secondo i consiglieri si tratta di un tema molto delicato, soprattutto dopo i recenti fatti di cronaca di Ischia, «ragion per cui, siamo sicuri che serviva molto più tempo per analizzare in maniera approfondita e responsabile gli atti relativi.
Poi si fa riferimento a Corrado L’Andolina, aggiungendo: «il sindaco sa, come tutto il gruppo di maggioranza, che alcuni consiglieri di opposizione hanno seri problemi a presenziare ai consigli comunali ordinari che vengono già fissati in giorni e ore improbabili, e ancor di più in seduta straordinaria.
Significa privarci, in qualche modo, del dovere-diritto del nostro mandato, di prendere parte alle decisioni politiche che si ripercuotono poi, sul territorio e sulla cittadinanza.
In più, per ragioni di lavoro (fuori sede e fuori regione) e personali improcrastinabili, non ci è possibile presenziare alla seduta del consiglio (assenza comunicata via pec)».
Poco tempo per “una mole di atti e mappe”
Continua poi il gruppo zambronese: «Approvare un aggiornamento al piano di sicurezza comunale della protezione civile, con visione di una enorme mole di atti e mappe in pochissimo tempo, significa:
- Non riuscire a visionare con estrema attenzione gli atti e trovarne riscontro sul territorio;
- Non essere in grado di valutare la precedente documentazione e metterla a confronto con quella attuale (nuove costruzioni, nuovi corsi d’acqua o mutazione di quelli esistenti, smottamenti o frane nuove, consolidamenti con nuove opere, mutazione climatica);
- Assumersi la responsabilità su cose, ma soprattutto sulla sicurezza e l’incolumità delle persone, senza pensare che il nostro voto senza possibilità di studio degli atti, avrà delle conseguenze».
«Tenendo conto che – sottolineano gli esponenti della minoranza – l’aggiornamento del piano di emergenza comunale della protezione civile è stato acquisito dall’ufficio tecnico via mail il 12 dicembre (le mappe e gli atti portano tutti data 9 Dicembre) e portato a nostra consultazione alla notifica della convocazione del consiglio in seduta straordinaria.
24 ore prima, per l’appunto.
La contestazione
Con questi presupposti, è come se ci venisse impedito e allo stesso tempo imposto, di adempiere al nostro mandato in rappresentanza di tutta la cittadinanza, secondo modalità che non riteniamo ammissibili al buono e responsabile governo del nostro territorio».
Di conseguenza questa mattina Epifanio, Cotroneo e Conca hanno inviato una loro contestazione via pec al sindaco e per conoscenza al Prefetto e al Presidente del consiglio.
«Al sindaco chiediamo motivazioni scritte e pubbliche sul perché di una convocazione in seduta straordinaria con un punto all’ordine del giorno, meritevole di uno studio responsabile e approfondito» s’interrogano i consiglieri.
«Siamo madri e padri di figli – concludono – a cui dobbiamo spiegazioni su quello che facciamo o ci asteniamo dal fare, per difendere la loro libertà in un paese che si possa definire democratico e, l’ambiente in cui vivono, per difendere la loro incolumità.
Per consegnargli il mondo così come l’abbiamo ottenuto, in prestito noi dai nostri genitori, col tentativo di migliorarlo, cambiando quello che non va».