Pesca sportiva: quando e come si puo’ esercitare

Il Dpcm del 26 aprile che tratta di quasi tutti i settori di attività pubblica e privata, si occupa anche di pesca sportiva. Sono molti gli appassionati che, specialmente nella nostra costa, si chiedono in che termini, nel rispetto della legge, si possa esercitare questo hobby.

Il Dirigente generale del Dipartimento Tutela della salute e politiche sanitarie della regione Calabria, con una sua nota comunica che, in base all’ordinanza del Presidente della regione n 37 del 29 aprile scorso, nella parte in cui consente gli spostamenti all’interno del proprio Comune o verso altro Comune per lo svolgimento di sport individuali, vanno anche ricompresi il wind-surf, kite-surf e vela. “Oltre che la pesca sportiva in forma amatoriale, in quanto attività intesa a perseguire il miglioramento della condizione fisica e psichica o l’ottenimento di risultati in competizioni”.
Il tutto naturalmente deve avvenire nel rispetto della normativa specifica sulla pesca non professionale e nel rispetto di quanto previsto dallo stesso Dpcm.
La regione Calabria precisa che l’attività sportiva, da svolgere individualmente (o con accompagnatore per minori o persone non completamente autosufficienti), deve comunque essere svolta nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri, e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid -19.
Le condizioni per poter esercitare la pesca non professionale in tutta tranquillità, sono il possesso dell’abilitazione alla pesca sportiva e ricreativa e della comunicazione ai sensi del Dm 6 dicembre 2010, con non più di due persone per imbarcazione, sempre che la stessa abbia una dimensione tale da permettere il distanziamento previsto, delle quali almeno una abilitata, nel caso di pesca in acque interne o in mare e nel rispetto della normativa vigente in merito all’esercizio della pesca sportiva e ricreativa.