Partecipazione popolare, via libera al regolamento
Approvato all’unanimità dei presenti, la scorsa seduta consiliare, l’atteso regolamento sulla partecipazione popolare. Non è passata inosservata l’assenza del presidente del Consiglio, Antonio Mamone, ad un momento definito “storico” quale la deliberazione del Consiglio sulla stesura del suddetto regolamento. L’assise comunale è stata diretta dal suo vice Antonio Rizzo. Tra gli assenti: il consigliere di maggioranza Dominique Ferraro, i consiglieri di minoranza Giuseppe Carlino e Chindalo Di Bella. Approvato il verbale della seduta precedente con i soli voti della maggioranza è stata riproposta per la terza volta la votazione sulla modifica degli articoli 24,63 e 68 dello statuto comunale. La minoranza rappresentata dal capogruppo Alessandro Porcelli ha manifestato, ancora una volta, dissenso alla modifica del l’articolo 24 rubricato“Nomina e prerogative”, che cita la nomina della giunta da parte del sindaco nel rispetto del principio di pari opportunità tra uomini e donne, garantendo la presenza di entrambi i sessi. Inoltre, nel comma 4 viene esteso il vincolo di parentela entro il quarto grado tra componenti della giunta. Una modifica passata per il consigliere Porcelli come «un abuso di ufficio perché cozza con quanto previsto della legge. Viola la volontà del legislatore di mantenere il vincolo di parentela entro il terzo grado». Immediata la risposta del vicesindaco Pino Rombolà: «La modifica dell’articolo 24 è una scelta dell’amministrazione giuridicamente legittima. Abbiamo deciso di ripristinare il precedente vincolo. Il legislatore stabilisce un limite. È importate rispettare la fonte principale. Non cozza, pertanto, alcun principio. È , invece, una maggiore garanzia di imparzialità per i cittadini. Una necessità impellente essendo stato ridotto il numero dei componenti della giunta». Modifiche, infine, apportate con i soli voti della maggioranza. Ultimo e importante punto sull’approvazione del regolamento della partecipazione popolare e associazionismo. La presidente della commissione sulla redazione del regolamento, Antonia Nicolini, ha espresso il suo rammarico per l’assenza del presidente del consiglio Antonio Mamone, il quale svolge «un ruolo part-time, critica l’operato e poi scompare». Ha poi chiosato: «L’amministrazione comunale, le associazioni presenti nel territorio e i cittadini hanno fortemente voluto la stesura del regolamento. Un documento redatto a sei mani, da membri della maggioranza consiliare e minoranza. La commissione ha lavorato con serenità per garantire, attraverso il regolamento, la democraticità delle iniziative popolari». Il sindaco Antonio Vita ha ringraziato la commissione per la redazione del regolamento che consentirà ai cittadini «la possibilità di partecipare alla vita politica del Comune e non per ostruzionismo, ma per un incentivo a fare meglio». Il vice sindaco Pino Rombolà ha evidenziato, invece, l’importanza storica della seduta consiliare, «sia perché l’approvazione del regolamento fornirà gli strumenti ai cittadini per interfacciarsi e partecipare alla vita amministrativa del Comune, ma anche per le modalità in cui è stato redatto il regolamento con la partecipazione della maggioranza, minoranza e cittadinanza. Una modalità unica nel suo genere in tutto il comprensorio. Non significa inciucio, ma stabilire e condividere il principio democratico di libertà e partecipazione». Intervenuta anche l’assessore alla cultura, Nancy Riso, per ringraziare la commissione ed elogiarne l’operato.