Nuovo ospedale di Vibo: incontro dei vertici in Prefettura
Fotografia dal pagina Facebook del Presidente Solano
Nelle prossime settimane il tavolo tornerà a riunirsi per la verifica delle prime lavorazioni e per la predisposizione del sistema di cautele antimafia
Questa mattina si è tenuta una nuova riunione del tavolo inter istituzionale per il monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del nuovo Ospedale di Vibo Valentia.
Alla riunione, avvenuta presso la Prefettura e presieduta dal Prefetto Roberta Lulli, hanno preso parte, tra gli altri, il Presidente della Regione Roberto Occhiuto, il Procuratore Camillo Falvo, il delegato dell’On.le Dalila Nesci, Sottosegretario di Stato per il Sud e la Coesione territoriale e i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine.
Il Presidente Occhiuto e i dirigenti regionali sono intervenuto riguardo gli avanzamenti della progettazione della nuova struttura, giunta alla fase esecutiva grazie alla predisposizione del nuovo quadro economico finanziario, che permetterebbe di ipotizzare l’avvio dell’opera, entro i primi mesi del 2023.
Nel corso dell’incontro, Regione Calabria, Amministrazione Provinciale di Vibo Valentia ed RFI (Rete Ferroviaria Italiana) hanno stipulato una convenzione per consentire, congiuntamente, la realizzazione in tempi brevi dei lavori di ripristino dell’efficientamento idraulico del “Fosso Calzone”, al fine di intervenire e prevenire le condizioni di rischio idraulico per l’abitato di Vibo Valentia marina.
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Un passo importante
«Un altro passo – scrive il presidente della provincia Solano – verso la ripresa dei lavori per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Vibo, previsti, come da cronoprogramma, per Gennaio 2023.
Con questa convenzione, è stato sbloccato l’iter che fino ad oggi ha impedito di andare oltre con la realizzazione della fondamentale opera sanitaria attesa ormai da un ventennio.
Certamente, si tratta di un importante passo in avanti per l’apertura del cantiere del nuovo Ospedale di Vibo Valentia.
«Nelle prossime settimane – spiega la prefettura in una nota – il tavolo tornerà a riunirsi per la verifica delle prime lavorazioni e per la predisposizione del sistema di cautele antimafia.
A tutela dell’impermeabilità dell’opera da potenziali forme di infiltrazioni criminali – conclude la prefettura – e per l’esame della situazione della sicurezza del futuro cantiere nel suo complesso».
