Nino sarà pellegrino per la seconda volta verso Santiago seguendo il percorso “aragonese”
Antonino La Torre, dagli amici chiamato “Nino”, è pronto per intraprendere per la seconda volta il “Cammino di Santiago”, ovvero il pellegrinaggio che ha come metà la tomba dell’apostolo Giacomo, situata nella Cattedrale di Santiago de Compostela, in Galizia. Un’esperienza molto importante che molte persone decidono di fare nella loro vita per mille e svariate motivazioni, di ordine religioso, esistenziale o anche soltanto per sport. L’anno scorso il giovane tropeano è partito il 16 settembre ed è tornato nella sua cittadina il 15 di Ottobre, intraprendendo un percorso a tappe durato un mese e seguendo l’itinerario denominato “Cammino Francese” che parte da San Jean Pied de Port, località alle pendici dei Pirenei. La motivazione che l’ha spinto ad intraprendere questo pellegrinaggio per la prima volta è stata molto profonda: pregare affinché si risolvesse un grave problema di salute della madre. Con molta fede e fiducia il pellegrino tropeano è partito alla volta di Santiago e ha raggiunto la meta pregando per tutte le persone a lui care e tornando notevolmente arricchito nello spirito. Con lo stesso impulso religioso, ma con nuove motivazioni partirà il prossimo 13 Settembre per un nuovo cammino, diverso dal precedente anche per le caratteristiche e la lunghezza del percorso. Mentre l’itinerario francese consta di circa 800 kilometri, la variante aragonese, partendo da Lourdes, che Nino ha scelto quest’anno, è lunga ben 1.100 kilometri. Il percorso propriamente detto aragonese comincia al passo del Somport, l’antico summus portus, attualmente punto di confine tra la Francia e la Spagna e si ricongiunge con il Cammino Francese nei pressi della località di Puente de La Reina.
Abbiamo incontrato Nino per fargli qualche domanda sulle motivazioni che lo inducono a intraprendere il Cammino verso Santiago per la seconda volta e conoscere qualche altro dettaglio sulla sua preparazione a questa nuova esperienza e le sue sensazioni alla vigilia della partenza.
Caro Nino, ci puoi raccontare le motivazioni che hanno accompagnato la tua decisione di rifare l’esperienza del Cammino?
Innanzitutto, si tratta di una motivazione religiosa. Voglio ringraziare Dio per la guarigione di mia madre che stava male quando sono partito per il mio primo cammino. Inoltre,vorrei ringraziare il Signore perché dall’anno scorso è cambiato qualcosa di importante nella mia vita poiché ho conosciuto la mia fidanzata, una persona splendida e con la quale sto bene. Poi voglio pregare per un problema di salute personale che dovrò risolvere al mio ritorno.
Il cammino di Santiago è anche un’esperienza faticosa perché bisogna reggere ad uno sforzo fisico considerevole. Ti sei allenato?
Ad essere sincero non mi sono allenato tanto come l’anno scorso. Faccio sempre attività fisica, ma non ho fatto tante lunghe passeggiate con lo zaino addosso come facevo l’anno scorso. Voglio che questo cammino sia diverso da quello precedente e cercherò di non strafare come mi è successo l’anno scorso per l’ansia di arrivare alla metà. Bisogna prendersi i propri tempi altrimenti diventa una maratona e non più un cammino.
Rispetto all’anno scorso quali sono le novità di questo nuovo pellegrinaggio e cosa porterai con te di nuovo?
Quest’anno ho intenzione di portare con me un diario dove annotare giorno per giorno le mie sensazioni, le emozioni che ogni tappa mi trasmetterà, i miei pensieri. Inoltre, mi attrezzerò di telecamerina portatile, il modello Go-Pro, per registrare ogni istante di ciascuna tappa.
Che cosa ti ha trasmesso il Cammino di Santiago dell’anno corso e cosa ti aspetti da questo nuovo cammino?
L’esperienza che ho fatto nel 2013 mi ha cambiato profondamente, mi ha fatto sentire una persona nuova, ha rinvigorito il mio spirito e in quel momento ho capito che si può vivere bene con poco. Da questo nuovo percorso mi aspetto una ulteriore crescita interiore e sono sicuro di provare nuove emozioni perché il cammino trasmette delle sensazioni che può capire solo chi decide di fare questa esperienza.
Hai già previsto un momento per salutare i tuoi amici e compaesani?
Si, i gestori del Bar Veneto hanno deciso di organizzare un aperitivo nella giornata di Venerdì nel corso del quale i miei amici e conoscenti mi saluteranno e mi augureranno in bocca al lupo.
Non resta che augurare Buon Cammino all’amico Nino e dargli appuntamento al ritorno in cui ci racconterò i particolari della sua esperienza di pellegrino per la seconda volta da Tropea a Santiago.