Natale, tempo di doni, tempo di libri…

Natale, tempo di doni, tempo di libri…

“Il pozzo delle storie”, nel libro della maestra Armanda Proto tante fiabe, preghiere e poesie per grandi e piccini

Natale si avvicina e non è mai troppo presto per pensare ai regali che per necessità, visto il momento di crisi che stiamo vivendo, sono destinati per la maggior parte ai bambini, per non deludere la loro attesa sotto l’albero.

Così vetrine e pubblicità spingono di continuo al regalo più accattivante.

Etimologicamente, per semplice assonanza, regalo potrebbe derivare dalla parola “Re” in quanto è qualcosa che si offre con cortesia, per accquistarsi  benevolenza e gratitudine o per ricambiare o ringraziare qualcuno che, come il re, appunto, si occupa, dall’alto della sua regalità, dei sudditi.

Ma c’è un altro genere di regalo che noi chiamiamo diversamente, perché ha un significato più consono all’offerta, anche etimologicamente parlando.

La parola è “dono” che vuol dire dare per la gioia di offrire, al di là del costo materiale, qualcosa di sé agli altri.

Dono é condivisione di sentimenti, affetti, scoperte, speranze, prospettive.

Il libro “Il pozzo delle storie” di Armanda Proto, appena uscito per i tipi di Meligrana, è proprio questo: un dono.

L’autrice vuole donare, attraverso le sue storie fantastiche, una visione nuova della vita delle piccole cose quotidiane.

Questo libro è un dono per chi sa leggere tra le righe e si ritrova a sorridere, a pensare e a guardarsi attorno con gli occhi del cuore.

È un dono per chi non sa leggere ancora e ascolta la voce narrante della mamma, del papà o della nonna prima di addormentarsi, cullato dal tono familiare che trasmette carezze e prelude ai sogni belli.

“Il Pozzo delle storie” è un dono speciale per ogni bambino ma anche, come dice la stessa autrice, per gli adulti che hanno dimenticato di esserlo stati, un tempo, quando “C’era una volta…” apriva il cuore e portava il sorriso e la magia delle favole nella vita.

La “Maestra Armanda”

Tante favole quindi: uno stivale raffreddato… una penna… tre patate… il vento… un fiammifero… un polipo e una foglia… ma anche poesie, preghiere e recite scolastiche, sì, perché Armanda Proto – nata a Napoli, cresciuta a Tropea, liceo classico a Messina presso l‘Istituto salesiano “S. Giovanni Bosco”, laurea in Lettere moderne all’Università di Padova,  dove si sposa e vive per alcuni anni – per far crescere i suoi figli al mare e al sole, ritorna in Calabria, dove si dedica all’insegnamento, diventando per tutti “la maestra Armanda”.

Scrive così l’autrice nella copertina del volume: “Giovanni Pascoli – che è il mio autore preferito, fin quando da bambina andavo a scuola – sosteneva che dentro ognuno di noi c’è un “fanciullino” che piange e ride.

A scuola ci sono poi tornata da grande e ci sono rimasta a lungo come maestra e quel “fanciullino”, col suo spiritello birichino, pieno di fantasia e di stupore, oltre a guidarmi con leggerezza lungo la strada dell’insegnamento, è “uscito” da me per entrare negli oggetti, i più comuni, negli animali e nei fiori che hanno cominciato a raccontarmi le loro storie.

E così sono nate le mie favole che hanno il solo scopo di far divertire, ma anche pensare, piccoli e grandi!”

Vale la pena allora di donare e donarsi questo libro che rimarrà stampato, siamo sicuri, non solo sulla carta ma anche nel cuore.

Sarà un dono di Natale davvero unico.

Redazione Informa

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