Il M5S chiede al ministro di discutere la chiusura degli ospedali
«Il ministro della Salute convochi i parlamentari calabresi di ogni forza politica, per evitare insieme la chiusura dei piccoli ospedali prevista nel Patto della Salute, a giorni definitivo. È doveroso che il ministro Lorenzin ascolti tutti i parlamentari calabresi, sia perché gli ospedali non si chiudono per dare 125 miliardi al Mes, sia perché in Calabria non c’é un governatore eletto che concordi come dovrà essere la rete ospedaliera».
È questo ciò che propongono i parlamentari del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci, Nicola Morra, Federica Dieni e Paolo Parentela, in una missiva inviata al ministro della Salute.
Nella lettera, i parlamentari del M5s fanno inoltre riferimento al Piano di rientro della sanità calabrese, «non ultimato anche per la situazione istituzionale conseguente alla vicenda del governatore regionale».
Secondo gli esponenti M5S, siccome alla guida della Regione non c’é un eletto, il ministro Lorenzin ha l’obbligo politico di affrontare con tutti i parlamentari calabresi il problema della tutela del diritto alla salute, in relazione alle strutture pubbliche esistenti in Calabria e alle strutture private in convenzione. Nesci, Morra, Dieni e Parentela concludono: «Bisogna evitare la chiusura dei piccoli ospedali pubblici che, ascritta al mero contenimento della spesa e disposta senza una riorganizzazione dei servizi, rischia di essere un atto d’imperio fuori della politica, che per definizione e’ ascolto, riflessione, risposta».
L’iniziativa dei parlamentari del M5S, ovviamente, interessa anche l’Azienda sanitaria della provincia di Vibo Valentia, con le sue strutture a rischio, tra cui il presidio ospedaliero di Tropea.