La rubrica di odontoiatria per tutti “Apri grande!”

La rubrica di odontoiatria per tutti “Apri grande!”

Quattro chiacchiere con l’ortodontista…

In questo, oramai consueto, appuntamento con la salute dentale ci avvicineremo all’ortodonzia, nello specifico all’ortodonzia intercettiva: un ramo dell’odontoiatria che si occupa della correzione di alcune tipologie di malocclusione della bocca nei pazienti più giovani.

Farà chiarezza su quelli che sono i più frequenti interrogativi sul tema il Dottor Francesco Focarelli, odontoiatra specializzato in ortodonzia che collabora da anni presso lo studio dentistico Dario Grillo.

Dottore, cosa si intende per malocclusione ed è possibile prevenirla?

«Per malocclusione s’intende qualsiasi condizione di disequilibrio dei denti, generando errati punti di contatto fra le due arcate.

In altre parole si parla di malocclusione quando i denti dell’arcata superiore non sono perfettamente allineati con quelli dell’arcata inferiore.

Nella maggior parte dei casi dipende da fattori genetici, tramandati da uno o entrambi i genitori, quali il palato stretto, il morso incrociato o inverso e il retrognatismo e progenismo (rispettivamente quando i denti dell’arcata superiore sovrastano quelli dell’arcata inferiore e viceversa).

Vi sono anche fattori detti “esterni” o “ambientali” che possono influenzare la normale occlusione: un prolungato ed eccessivo utilizzo del ciuccio, la suzione del pollice, respirazione esclusivamente orale sono solo alcuni degli esempi più comuni.

Evitare quest’ultime può essere il primo buon metodo preventivo, per le problematiche derivanti da fattori genetici è indispensabile, invece, affidarsi allo specialista.

A che età è consigliabile accompagnare il bambino a fare un primo controllo?

Per scoprire e correggere le problematiche di cui accennato in precedenza, è essenziale abituare i pazienti più piccoli a controlli periodici preventivi fra i tre e i sei anni di età.

Grazie all’ortodonzia intercettiva è possibile agire direttamente sulle ossa della bocca del bambino, ricreando le condizioni ideali ad accogliere i futuri denti permanenti.

Agire con il giusto anticipo è utile per intercettare problematiche di origine scheletrica; palato e mandibola infatti, in giovane età, possono essere modificati in forma e ampiezza agevolando, poi, l’allineamento dei denti.

Pensare ad un albero potrebbe aiutarci ad immaginare la situazione: un conto è aiutare un piccolo alberello indirizzandolo con un sostegno a sostenersi e crescere dritto, ben diverso è cercare di far cambiare direzione di crescita ad una quercia secolare.

Di conseguenza è importante non aspettare oltre i 9-10 anni di età al fine di evitare maggior difficoltà.

È ovvio che entro i 12 anni di età si agisce su una dentatura mista pertanto, laddove necessario, potrebbe seguire una seconda fase di rifinitura in cui si procede al semplice allineamento dei denti definitivi.

Gli apparecchi ortodontici sono tutti uguali e quali sono i benefici di una cura ortodontica?

Esistono numerosi dispositivi ortodontici diversi tra loro per tipologia e funzione, progettati specificatamente per ogni singolo paziente o per determinate fasi della cura ortodontica stessa.

I benefici sono molteplici e non riguardano solo l’estetica facciale o le funzionalità di una corretta occlusione.

Non è assolutamente da sottovalutare la facilità con cui denti ben allineati possono essere puliti con conseguente vantaggio nella prevenzione della carie e altre patologie della bocca.  

In conclusione cosa consigliare ai genitori dei nostri piccoli pazienti?

Al fine di garantire il più possibile la riuscita della cura ortodontica è essenziale comprendere che la tempestività è tutto.

Se ne guadagna in termini economici, di salute, di tempo e invasività del trattamento.

Ai giorni nostri, ormai, si può potenzialmente agire a livello ortodontico a tutte le età ma i problemi derivanti dalle suddette condizioni viziate rimangono di alta priorità, in quanto curabili in lassi di tempo ben definiti e ricollocabili durante le prime fasi della nostra vita.

Si consiglia quindi ai genitori di rassicurare i propri piccoli, di abituarli con serenità a visite periodiche col dentista ancor prima dell’insorgere di dolori o fastidi, in modo da poter essere trattati in prospettiva e non semplicemente come piccoli adulti con problematiche da curare.

di Mariangela Pasceri (mariangela.pasceri.email@gmail.com)

Redazione Informa

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