Intervista a Giuseppe Caia (FdI-An)
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale ha messo da qualche tempo radici anche a Tropea. Il giovane e ancor piccolo partito della Meloni, che comunque a livello nazionale ha registrato una continua crescita dei consensi, ha invece raccolto a Tropea un grande numero di attivisti e sostenitori, che si sono tradotti in un ottimo risultato alle ultime consultazioni. Se il gruppo cittadino esce promosso da quel banco di prova, questo è dovuto anche al lavoro dei tanti giovani che animano il circolo locale. Giuseppe Caia, giovane avvocato tropeano, è il portavoce di questo gruppo, che in vista delle elezioni per i rappresentanti provinciali ha rilasciato alcune dichiarazioni.
Quale cambiamento può portare la vostra presenza in un comune come Tropea?
La nascita della componente cittadina di Fratelli di Italia – Alleanza Nazionale segna, a Tropea, il primo passo di un percorso. Un percorso nel quale fare politica debba essere inteso come la cosa giusta da fare e non per avere un tornaconto personale, rincorrere una poltrona o ricevere qualcosa in cambio. Recuperare, insomma, in un tempo così avaro di emozioni la gioia dell’impegno politico al servizio della comunità.
Cosa vi distingue dagli altri gruppi politici?
Grazie al lavoro svolto in questi mesi da uno splendido gruppo di persone, nuove alla politica, è stata portata qui in città quella ventata di aria pulita e trasparente, facendo riassaporare il profumo di una destra autentica, identitaria e alternativa alla sinistra.
Quali sono le tue posizioni in merito alle prossime provinciali?
Essendo quelli appena esposti i propositi che ci guidano, devo registrare come un grave incidente di percorso ciò che si sta verificando a livello provinciale, anche alla luce delle recenti dichiarazioni della nostra Presidente Nazionale, Giorgia Meloni, in merito alle prossime elezioni delle Province e delle Città Metropolitane.
Pertanto, mi corre l’obbligo in qualità di portavoce cittadino nonché grande elettore all’ultimo congresso di Fratelli di Italia-AN, esprimere la mia posizione, prendendo nettamente le distanze da quell’accordo trasversale ad ambito territoriale, che ha portato nella provincia di Vibo Valentia alla presentazione di una lista, composta da candidati di destra e alcuni componenti del PD.
Pensi che il trasversalismo politico dei protagonisti della vicenda sia l’unica causa di questa situazione?
A mio avviso vanno evidenziate anche le criticità di una riforma, la cosiddetta riforma Del Rio, che porterà al rinnovo dei futuri consessi provinciali senza passare dal voto degli italiani, ma attraverso scelte operate dalle singole segreterie provinciali.
Da qui, un auspicio: che le elezioni provinciali di Vibo Valentia possano essere catalogate come un episodico fatto isolato, anche perché il partito Fratelli di Italia- AN nasce come reale forza innovatrice, in totale rottura con i vecchi metodi della politica.
Quale potrà essere, quindi, il vostro contributo per rinnovare la politica dall’interno?
Concludo rifacendomi giustappunto ad una dichiarazione della Meloni dello scorso 12 settembre 2014 in merito alle elezioni provinciali e delle città metropolitane: “se si vuole coerenza, si deve essere coerenti”.