Intervista a Enzo Carone, regista di “Amelia”, il suo nuovo corto

Girato a Monterosso Calabro è un “cortometraggio recitato interamente in dialetto calabrese, la cui distribuzione, secondo l’intenzione della produzione, avverrà nei festival del cinema nazionali ed internazionali“
Una nuova opera cinematografica proprio in un momento in cui la vita sembra essersi sospesa. Che sensazione si prova a riprendere a lavorare dopo la terribile pandemia?
Da Regista e sceneggiatore diciamo con la solita adrenalina della “vigilia” che ti ricarica la voglia di fare sempre meglio, quindi, la sensazione è sempre uguale: entusiasmante!
La diversità rispetto le altre esperienze pre pandemia, invece, l’ho avvertita il primo giorno di ripresa quando io e tutta la troupe con il cast artistico siamo stati convocati in Guardia medica
per sottoporci a tampone (secondo normativa anti COVID) dove ho fortemente percepito la paura che tutto poteva “saltare” nel caso in cui qualcuno fosse risultato positivo al tampone e quindi costretti a rimandare ancora la realizzazione
di questo film che già, per dovizia di cronaca, ho scritto nel 2015 e che per cause personali ho dovuto rinviare la produzione filmica.
Naturalmente non vogliamo conoscere la trama, ma quale sarà il filo portante del tuo nuovo film?
Nello splendido Borgo di Monterosso Calabro: è la storia di ribellione di una madre coraggiosa (interpretata da Annalisa Insardà),
moglie del potente malavitoso del paese (Costantino Comito) con una figlia malata (Francesca Pecora).
Non mancheranno colpi di scena che renderanno ancora più interessante il racconto filmico.
Un cast di eccezione, con attori e tecnici rigorosamente locali per dimostrare che anche la nostra terra ha le professionalità e le risorse giuste anche in questo settore. Chi ti aiuterà in questa operazione?
Ritengo, senza ombra di dubbio, che la nostra Calabria potrebbe diventare la “California d’Europa” con set naturali eccezionali: basti pensare che in territorio calabro con pochi chilometri è possibile raggiungere la montagna dal mare e questo per una produzione cinematografica è un enorme vantaggio economico!
Per non parlare delle maestranze che vi sono in Calabria e che spesso vengono “scavalcati” da individui meno bravi e provenienti da altri posti d’Italia.
Il film è prodotto dalla Cine Film Calabria, le attrezzature sono state noleggiate dall’azienda CiaKcalabria produzioni cinematografiche, mentre il Comune di Monterosso Calabro sosterrà tutte le spese di vitto alloggio e metterà a disposizione tutto il territorio comunale per le riprese,
anzi, colgo l’occasione per salutare il Sindaco Antonio Lampasi.
In collaborazione per la realizzazione del film l’Accademia delle Arti e Professioni sede di Reggio Calabria direttrice Dott.ssa Lidia Papisca.
La direzione della fotografia è affidata al fenomenale Demetrio Caracciolo, docente di fotografia cinematografica in Accademia, Scenografo Massimo Barresi, edizione e costumi Manuela Capalbo,
Fonico e microfonista Giuseppe Calabrò, operatore drone e backstage Giuseppe Capalbo,
trucco ed effetti speciali le stagiste del corso Make up Artist dell’ A.D.A.P. di Reggio Calabria,
parrucchieri: Maria Teresa Salatino, Ornella Buccinna’, Catia Cutrulla’ e Vittorio Pittella.
Unico assente, perché impegnato in un altro set in Puglia è Antonio Caracciolo (Lupin) grande ed affidabile capo macchinista cinematografico.
La rosa del cast artistico, oltre alla Insardà, Comito e Pecora che ho nominato prima, vede coinvolti anche:
Michele Macrì, Melissa Zangari, Paola Rubino, Antonino Sgrò,
Rino Rodio, Tonino Talesa, Cettina Crupi, Andrea Paonessa: tutta gente già impegnata in produzioni filmiche nazionali e ovviamente molte comparse e figurazioni di Monterosso Calabro.
Il cortometraggio “Amelia” sarà distribuito anche nei circuiti internazionali, che tipo di Calabria vuoi comunicare a chi lo vedrà?
La distribuzione, secondo l’intenzione della produzione, avverrà nei festival del cinema nazionali ed internazionali.
Il cortometraggio, recitato interamente in dialetto calabrese, descrive da un lato la realtà di un paese in ginocchio causa mafia e dall’altro la forza
ed il coraggio di una madre piena di speranza nei confronti della figlia malata.
Non mi faccia dire altro, non vorrei “sgretolare” allo spettatore il gusto di vederlo. Comunque, ripeto, l’opera sarà piena di colpi di scena!
Inizia il primo ciack, quando è previsto il termine delle riprese?
Le riprese sono iniziate venerdì 9 aprile e dovremmo finire giovedì 15 aprile 2021.