Il nuovo volume di Mons. Luigi Renzo: DON FRANCESCO MOTTOLA

Il prete ribelle alla mediocrità (Meligrana Editore)
Con questo titolo abbastanza significativo e sotto certi versi provocatorio, Mons. Luigi Renzo, vescovo emerito di Mileto-Nicotera-Tropea, dopo aver promosso e seguito il processo canonico conclusosi con la proclamazione a Beato di don Francesco Mottola il 10 ottobre 2021, fa ora dono alla nostra comunità di un nuovo suo studio sul Tropeano molto interessante ed originale nei suoi contenuti.
Come lo stesso presule riconosce in quella che lui chiama una “dedica devota”, il suo rapporto con don Mottola fin dall’inizio dei suoi 14 anni di Episcopato nella Diocesi è stato di grande fascino.
Avviatosi proprio con la promulgazione, il 17 dicembre 2007, del Decreto di riconoscimento della sua Venerabilità, è poi iniziato per lui “un percorso di attenzione e di progressivo innamoramento, che ha trovato sbocco nell’apertura nel 2012 della Indagine diocesana del miracolo a lui attribuito e poi riconosciuto con Decreto il 2 ottobre 2019”, cui è seguita la successiva celebrazione della Beatificazione, presieduta dal card. Marcello Semeraro.
Nella prima sezione del volume di ben 220 pagine, l’autore, da buon storico, con l’apporto soprattutto di documentazione puntuale e circostanziata, ripercorre cronologicamente il succedersi degli eventi fino alla Beatificazione.
Nella parte finale ha raccolto un “florilegio” di ben 18 omelie da lui tenute per don Mottola nell’arco degli anni.
La seconda sezione è composta da una piccola antologia di conferenze e seminari di studi che l’autore ha tenuto in varie parti della Calabria e che consentono di approcciarsi alla figura poliedrica di don Mottola per coglierne aspetti specifici che ne illuminano il vigore della persona e l’intensità della sua spiritualità.
È interessante segnalarli singolarmente: “L’amore alla Chiesa di don Mottola” (Tropea a convegno della Fondazione don Mottola), “La bellezza del creato nel pensiero e nella spiritualità di don Mottola” (Tropea, ai Seminari di Anthropos), “Il beato don Mottola apostolo calabrese di fronte alla malattia e alla sofferenza” (Cosenza, a convegno medico), “Don Mottola testimone di solidarietà verso gli ultimi” (Corigliano Rossano per convegno), “La missione della pace della Chiesa attraverso la testimonianza di S. Francesco di Paola e del Beato Francesco Mottola” (Tropea, ai Seminari di Anthropos).
Particolarmente originale – e soprattutto inedito – è l’ultimo dei sei studi riguardante un “Itinerario poetico-spirituale di Don Francesco Mottola nel suo <Diario dello Spirito>”, illustrato mediante 20 testi tratti proprio dal Diario, selezionati e messi in versi senza forzature dall’autore e dallo stesso proposti con un titolo estrapolato dal contesto.
Come scrive Mons. Renzo, da questo itinerario poetico-spirituale sgorga fresca “una poesia che si trasfigura in lirismo puro ed alta spiritualità, che aiutano a penetrare, per come umanamente possibile, nel suo misticismo e ascetismo tipicamente calabrese, emanazione del più antico fermento monastico che anche a Tropea e d’intorni ha avuto espressione di santità sul Monte Poro e nel monastero benedettino, poi bizantino, di S. Angelo di Tropea (o di Drapia, che dir si voglia)”.
Non meno rilevanti sono anche le Appendici, in cui il presule raccoglie alcune Prefazioni da lui scritte nel tempo per alcune pubblicazioni su Don Mottola.
Con questo lavoro, a cui auguriamo un’ampia diffusione, la figura del beato don Francesco Mottola ne esce certamente più luminoso e ci pare di poter condividere quello che Mons. Renzo scrive, che cioè il Beato tropeano “con la sua profonda spiritualità di «certosino della strada», di uomo per gli uomini, è una vera sfida ancora oggi per la nostra cultura liquida, caratterizzata dalla ricerca dell’effimero, del contingente e priva di riferimenti oggettivi di verità.
Egli, al contrario, pur nella sofferenza comunica l›amore alla vita e quindi l›amore all›uomo, oggi più che mai a rischio di restare intrappolato nella rete malefica che lui stesso autolesionisticamente si è costruita”.
C’è proprio da dire grazie dal profondo del cuore alla famiglia degli Oblati di don Mottola, all’editore Meligrana per aver sostenuto la pubblicazione e soprattutto grazie a Mons. Luigi Renzo per questo suo dono devoto, oltre che per il grande amore che lo ha caratterizzato nei 14 anni di ministero episcopale nella diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea.