Francesco Fiumara, dirigente dell’Istituto comprensivo don F. Mottola di Tropea

Francesco Fiumara, dirigente dell’Istituto comprensivo don F. Mottola di Tropea

Prevenzione Covid, potenziamento dell’organico e tecnologia

Un tropeano che, dopo aver acquisito professionalità ed esperienza fuori dalla nostra terra, torna in un ruolo apicale è sicuramente un buon segno per Tropea.

Spesso le nostre migliori risorse umane vanno fuori per non ritornare se non da pensionati.

Francesco Fiumara, a soli 38 anni, ritorna nella sua Tropea con la responsabilità di dirigere l’Istituto comprensivo don Mottola e questo avviene in piena pandemia causata dal Covid-19.

Se tanti giovani qualificati avessero la possibilità di compiere questo percorso all’inverso, sicuramente in Calabria avremmo tante professionalità più competenti con un sicuro beneficio per la collettività.

Il dirigente scolastico è, come si definisce lui stesso, uno storico della lingua italiana per formazione e per passione, prestato alla dirigenza scolastica per senso di responsabilità, dopo 11 anni di carriera di insegnamento principalmente vissuti in Trentino Alto Adige.

Il territorio in cui ricade l’Istituto don Mottola è abbastanza articolato e ospita oltre ottocento bambini che rappresentano il futuro della nostra comunità.

Il suo compito è certamente importante perché la scuola, è il luogo dove i nostri figli trascorrono gran parte della loro giornata per formarsi e diventare i depositari di quello che sapremo lasciargli in eredità.

Lei è dirigente del nostro Istituto comprensivo don Mottola da poco più di un anno. È ritornato nella sua città dopo aver frequentato qui le scuole fino alle superiori. Come sono le nostre scuole viste dalla sua nuova postazione?

Assolvo da oltre un anno a un compito complesso all’interno delle diverse anime che compongono il nostro comprensorio a Tropea, Drapia, Zambrone, Parghelia, in una congiuntura storica particolarmente delicata che richiede scrupoloso presidio a tutela della salute, della sicurezza, oltre che dell’istruzione dei nostri bambini e ragazzi.

Per esprimere, seppur con certa approssimazione e senza presunzione alcuna, il profondo senso di responsabilità che mi anima, mi sovviene una reminiscenza latina in grado di enucleare la mia prospettiva attuale.

Con l’immagine dell’illustris servitus – la servitù illustre – i romani intendevano, pur in tutt’altro contesto, lo spirito di servizio rivolto alla comunità che deve animare chi ricopre ruoli di responsabilità.

La mia prospettiva attuale si può riassumere proprio così, nel lavoro di squadra che responsabilmente fa quadrato a presidio dei bisogni di una comunità.

Quanti sono i bambini ed i docenti delle nostre scuole primaria, dell’infanzia, della secondaria di I grado? L’organico è coperto completamente?

La consistenza numerica di tutti gli alunni che frequentano l’Istituto si aggira oggi attorno agli 870 alunni.

L’organico è coperto completamente ed è stato oggetto di potenziamento rispetto a quello del 2020-2021.

Non solo, siamo riusciti anche a ottenere, allo scopo di fronteggiare l’emergenza da Covid-19, tanto nel 2020-2021 quanto nel 2021-2022, un extraorganico corrispondente a circa 400.000 euro di risorse umane per anno scolastico: 7 docenti, 4 collaboratori scolastici, 1 amministrativo, 1 assistente tecnico aldilà della dotazione organica ordinaria.

Si tratta di risorse stanziate dal MIUR per il tramite dell’USR e dell’AT che hanno dimostrato piena disponibilità e collaborazione ad esaudire le nostre richieste.

Negli ultimi anni la didattica è cambiata anche per via delle nuove tecnologie. A che punto siamo nelle nostre scuole?

L’Istituto don Francesco Mottola grazie a finanziamenti finalizzati da parte del MIUR e dell’Ente locale, nonché grazie al lavoro sinergico del team digitale sta investendo nella digitalizzazione amministrativa e didattica.

Basti pensare alla DAD, che pur con tutti i suoi evidenti limiti, ha rappresentato per la popolazione studentesca del comprensorio una palestra di disciplina e di rigore, puntualmente regolamentata e sostenuta dall’acquisto di software e hardware dedicati.

L’Istituto, sotto la mia dirigenza, ha investito diverse decine di migliaia di euro in monitor multimediali, tablet, notebook.

Purtuttavia, tale lavoro di digitalizzazione dell’Istituto, che sta investendo anche gli Uffici di Segreteria, è ancora lungo e prevede dei prossimi step nel medio termine: fornitura a tutte le aule di monitor interattivi e potenziamento della rete internet.

Recentemente lungo la nostra costa c’è stata una scossa di terremoto abbastanza forte, che ci ha ricordato di essere una delle zone più sismiche d’Italia. Come è messa la situazione dell’edilizia scolastica?

L’interlocuzione con gli Enti locali è costante in tema di edilizia. L’Amministrazione comunale di Tropea in meno di due anni ha consegnato in Via Coniugi Crigna un Padiglione destinato ad aule didattiche e nuovi locali destinati agli Uffici.

Allo stesso modo, l’Amministrazione di Drapia ha consegnato alla scuola un edificio nuovo in località sant’Angelo.

Pari attenzioni sono quelle riscontrate a Zambrone e Parghelia. Da ultimo, in occasione della scossa di terremoto avvertita nel gennaio 2022 è stato richiesto l’intervento dei tecnici comunali che hanno escluso danni riconducibili all’evento tellurico eccezionale.

Quali sono gli attuali indirizzi didattici e pedagogici che vengono adottati per i nostri bambini?

Gli indirizzi didattici e pedagogici dell’Istituto costituiscono una fitta trama in cui s’intrecciano le più varie direttrici.

I docenti si distinguono, infatti, per grande creatività e innovazione, animati come sono dalla voglia di cimentarsi in esperienza sempre nuove: sono loro l’autentica ispirazione della scuola.

Tali indirizzi hanno tuttavia un minimo comune denominatore e si possono riassumere nella vocazione all’inclusione, nell’educazione civica trasversale a tutti i saperi, nell’imparare a imparare quale garanzia di autonomia ed emancipazione, nell’alfabetizzazione digitale consapevole e proattiva, nell’orientamento verso i propri talenti e i propri desideri formativi.

Lei ha preso le redini della nostra scuola in piena pandemia, con provvedimenti che si sono susseguiti in maniera spesso convulsa. Quali sono, ad oggi, le linee di sicurezza lungo le quali ci si muove?

L’Istituto, grazie a un lavoro di squadra che annovera al suo interno il Referente Covid d’Istituto, i Responsabili di plesso, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il Medico Competente, la rappresentanza sindacale unitaria, nonché grazie all’alto senso di responsabilità di tutto il personale docente, ATA e dei consiglieri del Consiglio d’Istituto, sin dai primi giorni del mio ingresso a scuola ha lavorato duramente per garantire i parametri di sicurezza previsti dai protocolli nazionali, costantemente oggetto di verifica, monitoraggio e aggiornamento.

Pensa che la campagna vaccinale a favore dei bambini possa essere d’utilità per arginare il rischio che il Covid 19 si diffonda anche nelle scuole?

Senz’altro sì. Confido nella scienza e nella responsabilità collettiva, sotto l’ègida del nostro Presidente della Repubblica e del nostro Ministro dell’Istruzione.

Per alcuni genitori lasciare i figli a pranzo nella mensa scolastica, rappresenta un problema. Ma la mensa fa parte dell’offerta formativa. Può dirci in che termini?

La mensa è attività didattica e, in quanto tale, afferisce a un progetto del PTOF, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, documento programmatico e strategico dell’Istituzione scolastica.

Abbiamo registrato dispersione scolastica o diminuzione della qualità dell’istruzione a causa del Covid e per l’uso della didattica a distanza (dad)?

Un’analisi scientificamente credibile relativa all’incidenza della didattica a distanza/integrata sui livelli di apprendimento richiederebbe tempo e pertanto risulterebbe ad oggi intempestiva.

Sono certo che INVALSI ci sta già pensando, dato che tale indagine, euristicamente pregnante, rientra nei suoi compiti.

Quello che è certo è che l’IC di Tropea ha lavorato duro alla DAD/DDI: hanno lavorato i docenti di sostegno, gli assistenti alla comunicazione, i Dipartimenti, i Gruppi di lavoro, le Commissioni.

La stessa Presidente del Consiglio d’Istituto, sign. Rosa Scrugli, con il contributo di tutti i consiglieri, ha spesso richiesto che nell’organo più completo della nostra Istituzione, quello che accoglie tutte le anime (docenti, genitori, personale ata, dirigente), si discutesse a lungo di Regolamento per la didattica a distanza/integrata.

Per ora ci accontentiamo di dati sparsi e di impressioni che vanno riconoscendo la qualità del lavoro svolto e dei contenuti declinati, tanto più che il nostro Regolamento prevede interventi didattici stringenti che si compongono di un complesso equilibrio di attività sincrone e asincrone proprio per non lasciare indietro nessuno.

Che messaggio vuole trasmettere ai docenti ed ai genitori della scuola primaria, dell’infanzia e della secondaria di I grado?

Un messaggio da rivolgere a docenti e genitori insieme? Ne scelgo uno che li accomuna e che li stringe in forte unità.

Non temete la crisi dell’educazione, poiché proprio dalla crisi, dalla rivoluzione – come del resto ci insegna la Storia – scaturiscono le svolte.

La nostra era è contrassegnata dalla crisi dell’autorità, da quella che la filosofia chiama evaporazione del padre.

Cosa può restare della parola di un insegnante o di un padre nel tempo della loro evaporazione? Di fronte a questo bivio culturale la risposta che vi propongo è la seguente: l’alleanza educativa, il connubio forte e identitario scuola-famiglia che faccia sentire i bambini e i ragazzi amati e incoraggiati da entrambe le agenzie formative che procedono nella medesima direzione.

Saverio Ciccarelli

Saverio Ciccarelli

Saverio Ciccarelli, nato a Tropea nel 1962, di professione avvocato dal 1992,pretore onorario, giornalista pubblicista dal 1989. Difensore di fiducia di diversi enti pubblici. Fondatore e direttore dal 1994, del mensile La piazza di Tropea,corrispondente di Oggisud, de La Gazzetta del sud, ha scritto per Il quotidiano della Calabria e altre testate giornalistiche cartacee , direttore di testate radiofoniche locali. Autore e curatore di libri su Tropea e del saggio “Calabria positiva” . Fondatore del Premio di poesia “Tropea onde mediterranee”, cofondatore dell’Ascot , dell’Asalt, del GFT di Tropea, del Premio letterario Città di Tropea, collaboratore del Tropea film festiva nel ruolo di giurato. Ha operato nel settore del turismo per oltre trenta anni. Docente di un Corso sui beni culturali presso il Liceo classico di Tropea e di Diritto sanitario in un corso di OSS. Promotore e relatore di incontri sul turismo, sulla sanità,sull’unione dei comuni, sulla depurazione, sulle funzioni delle Pro loco, sui pericoli derivanti dalla rete , sul ruolo del giornalista, sulle cause di inquinamento , sulla raccolta differenziata, sui piani di rientro. Ha redatto proposte per la valorizzazione del patrimonio socio culturale della città di Tropea, il regolamento della Consulta delle associazioni , sulla partecipazione dei cittadini, e il disegno di legge sulla salvaguardia della rupe di Tropea. Attualmente è direttore responsabile di Informa.

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