Coronavirus: Daniele, positivo asintomatico ci racconta la sua esperienza dal Comune di Ricadi.

Ciao Daniele, tu sei uno del migliaio di positivi che abbiamo nella nostra regione. Da quanto tempo e come hai scoperto di essere positivo? Dove ti trovavi?
Da diversi anni lavoro all’estero nel settore ristorativo, e sin dai primi di dicembre dello scorso anno mi trovavo in Svizzera per lavoro.
Ho concluso la mia stagione lavorativa il 18 marzo, ma per evitare ulteriori assembramenti di quel periodo, dovuti al ritorno nella propria patria di tutti i fuori sede ho deciso fosse meglio aspettare le cose migliorassero.
Arrivati al 5 aprile, non avendo piu’ la possibilita’ di rimanere presso il nostro alloggio, insieme ad altri miei 3 colleghi abbiamo deciso di ritornare nella nostra terra, ovviamente rispettando tutte le procedure e chiamando tutte le autorita’, il nostro medico di base, ASL, regione e comune.
Una volta tornati ci siamo fin da subito posti in quarantena presso alloggi isolati, ma alla nostra richiesta di poter essere sottoposti a tampone ci è stato risposto che non presentando alcun sintomo non era necessario.
Considerato che ormai è ben chiaro che non bastino 14 giorni per sconfiggere un eventuale contagio abbiamo insistito dicendo di aver appreso la notizia di un nostro collega risultato positivo dopo aver effettuato il tampone.
Cosi con massima professionalita’ siamo stati sottoposti a tampone, e dopo 2 giorni siamo stati messi a conoscenza del risultato, a nostra sorpresa positivo.
Quando hai fatto l’ultimo tampone e che sintomi hai oggi?
Dopo il primo tampone sono trascorsi 18 giorni e ora sono in attesa che a giorni me ne venga effettuato un altro. Ad oggi non presento alcun tipo di sintomo, fortunatamente.
In pratica come stai trascorrendo questa quarantena?
Cerco di trascorrere le giornate al meglio, tra attivita’ fisica, lettura e buona musica. Non mancano di certo le lunghe chiacchierate con amici, e tutte le persone che in un modo o nell’altro mi tengono compagnia.
Che tipo di assistenza sanitaria e da chi la stai ricevendo?
Ricevo molto spesso durante la settimana chiamate dalla mia dottoressa e dall’ ASL i quali monitorano che io stia bene e che non si presenti alcun sintomo.
Che tempi ti hanno dato i medici per la ripresa?
Dare dei tempi per la ripresa è molto difficile poichè la tempistica puo’ variare da persona in persona ed è tutto nella speranza che i futuri tamponi risultino negativi.
Psicologicamente come vivi questa brutta esperienza?
Apprendere di essere positivo all’inizio un po’ ti spaventa, mi sono subito tranquillizzato pensando che comunque non ho nessun sintomo e sto benissimo. A livello psicologico ed emotivo devo dire che a pesare non è stato il virus ma vedere la reazione di una parte dei miei compaesani, i quali apprendendo la notizia di un “positivo” nel loro comprensorio e sopraffatti dalla paura si sono subito scagliati a criticare.
Vivendo in piccolo paesino non potevano di certo mancare le voci da corridoio, dove mi avrebbero visto in auto con i miei o addirittura avrei fatto delle grigliate in compagnia. Ed è proprio per questo che vorrei rassicurare i miei compaesani dicendo che sin dal mio arrivo non ho avuto contatti con nessuno.
Non abbiate paura di chi torna e risulta positivo, preoccupatevi piuttosto di chi torna, non è sottoposto a tampone e dopo 14 giorni è libero di uscire. Ma a tirarmi su di morale ci ha pensato chi con un messaggio o una chiamata ha espresso la sua vicinanza, e a loro dico grazie!
A questo proposito vorrei dire a chiunque nel proprio territorio abbia una persona affetta da COVID-19 di mettere da parte la paura e dimostrare vicinanza nei loro confronti, perché è cio’ che hanno bisogno in un momento delicato come questo.