Il Consiglio comunale conferma tutte le aliquote

Sette i punti all’ordine del giorno della scorsa seduta consiliare drapiese, presieduta dal vice presidente del Consiglio Antonio Rizzo. Assenti ai lavori il presidente Antonio Mamone, il consigliere di maggioranza Dominque Ferraro e il consigliere di minoranza Chindalo Di Bella. Approvati i verbali della seduta precedente è stata riproposta in aula, in seconda votazione, l’approvazione della modifica degli articoli 24,63 e 68 dello statuto comunale. La minoranza capeggiata da Alessandro Porcelli sul punto si è allontanata dagli scranni. Con esattezza l’articolo 24 dello statuto comunale, rubricato “Nomina e prerogative” nelle modifiche apportate, cita la nomina della giunta da parte del sindaco nel rispetto del principio di pari opportunità tra uomini e donne, garantendo la presenza di entrambi i sessi. Inoltre, nel comma 4 viene esteso il vincolo di parentela entro il quarto grado tra componenti della giunta. L’articolo 63, invece, è rubricato “Proposte di iniziativa popolare e forme di consultazione della popolazione” e l’articolo 68 fa riferimento ai referendum. Modifiche apportate per consentire l’approvazione consequenziale del regolamento sulla partecipazione popolare. L’approvazione alle modifiche però sarà nuovamente riproposta alla prossima seduta consiliare poiché mancante il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri. Al terzo punto all’ordine del giorno i due consiglieri di minoranza presenti sono rientrati in aula per discutere sulla modifica della deliberazione del 31 marzo 2015 avente oggetto:”rideterminazione ai sensi dell’articolo 1, comma 136, della legge 07/04/2014,n 56 dell’importo dell’indennità di carica del sindaco, vice, assessore, presidente del consiglio e di funzione consiglieri”. Le indennità sono state, quindi, riportate allo status precedente con l’approvazione della sola maggioranza. I consiglieri Alessandro Porcelli e Carlino Giuseppe si sono astenuti manifestando perplessità politiche sull’indennità assegnata al presidente del Consiglio, chiedendo che la spesa venga ripartita in base alle presenze dello stesso. Licenziate con voto favorevole della sola maggioranza le tariffe Tari 2017, che presentano per il vicesindaco Pino Rombolà «una riduzione non importante ma significativa». Confermate, infine, le aliquote delle tariffe tasi, addizionale comunale irpef e detrazione imu 2017.

Redazione

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